Madri parallele

  • Chi è Jenis Joplin?
  • Quella che canta.
  • Ah …

Una ragazza nata nel terzo millennio puà ignorare chi sia Jenis Joplin e queste battute servono a ricordarci che Jenis ed Anna sono di generazioni distanti. Se non fosse sottolineato da queste parole potremmo dimenticarlo e Penelope Crutz che impersona Janis, quarantenne in smagliante forma, forse anche aiutata da qualche suo ritocchino chirurgico estetico, potrebbe far apparire il suo personaggio Janis una donna della stessa era di Ana, la diciotenne impersonata da Milena Smit

Adoro le case nei film di Almadovar, colorate, allegre, vissute e sempre in sintonia con il personaggio che ci vive. Così la casa di Janis è moderna ed essenziale ma calda. La cucina è uno spazio ampio, un grande tavolo centrale di lavoro color legno separa i due piani di cottura e di lavaggio paralleli, uno di fronte all’altro contro le due pareti illuminati di luce calda. E la cucina è il proscenio nel quale le due donne hanno il loro confronto cruciale, impegnate in attività parallele una di formte all’altra. Jenis cucina una invitante frittata di patate con le patate tagliate sottili che poi fa cuocere in tanto olio prima di aggiungere l’uovo. -(devo provarla, io la faccio con le patate tagliate a dadini)- Ana apprende in silenzio, rapita. Jenis le insegna a cucinare ed a tenere in ordine la casa. Strana atmosfera per un film di Almadovar che sembra negli ultimi film aver abbandonato il suo stile chiassoso e costantemente sopra le righe nel raccontare storie “estreme”. Ora invece sembra diventato più riflessivo, più pacato, la macchina da presa accarezza i personaggi nel presentarceli più che folgorarli come faceva un tempo. E’ una storia privata, intima, quella che si imbastisce fra le due donne che si conoscono in clinica, in una stanza comune del reparto di maternità, dove partoriscono praticamente insieme due bambine. Jenis è una fotografa, Ana una adolescente. Jenis ha un progetto: recuperare la memoria di un eccidio perpetrato nel suo paese nella provincia di Madrid all’epoca della guerra civile in Spagna. Ana è una ragazzina turbolenta, confusa ed in cerca di costruirsi mentre le capità la maternità. Così la storia personale si intreccia in quella civile.Il parallelismo di queste due madri così diverse impone delle scelte, propone violentemente il tema della memoria, delle consapevolezze da acquisire, delle scelte su da che parte stare. Così Jenis rinsalda le sue radici con il suo Paese, la sua Famiglia ed Anna cresce, conosce e cresce. Una storia raccontata con delicatezza, con emozioni ed implicazioni forti, con sapienza, con maestria, com fantasia, come il vecchio Pedro sa fare.

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11 risposte a Madri parallele

  1. Moon ha detto:

    Lo sapevo… stai guardando tutti i film che vorrei vedere anche io 😩 l’altro giorno mi sono letta un articolo lunghissimo (Madri parallele e altri mostri) che ti consiglio. Lo trovi sulla Tascabile

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  2. newwhitebear ha detto:

    bella presentazione di un film interessante.

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  3. sherazade ha detto:

    Mi sono ripromessa di andarlo a vedere ma per 2 volte sono stata Impegnata diversamente.
    Grazie alla tua bellissima recensione.
    Buon tutto‼️🌻

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  4. elettasenso ha detto:

    Anch’io adoro le case nei film di Almodovar e adoro i suoi film

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  5. menteminima ha detto:

    Riprovo. Mi è piaciuto molto, ma ho avuto l’impressione di aver visto due film differenti, due storie scollegate. Tu no?

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