L’unione fa la forza

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Ysis è una brunetta molto simpatica, ed ha una famiglia altrettanto simpatica formato da quattro bambini in età fra i tre e gli otto anni all’incirca  ed un marito suo coetaneo. I bambini sono vivacissimi ed assorbono la vita di Ysis al 100%, il marito, come il cliché richiede, sebbene affettuoso latita dalle fatiche domestica e così la ragazza conduce un menage familiare abbastanza stressante.

Ysis

Ysis

Lilly

Lilly

Ysis non ha ancora compiuto i 27 anni ma vive l’avvicinarsi del compleanno con ansia perché lo presagisce come momento funesto. Suo marito lavora nell’atelier di Lilly. Lilly è una donna intorno ai fatidici 50, resa nevrotica dall’avvicinarsi della menopausa che non accetta in contrapposizione con la figlia adolescente che sta diventando donna. Così Lilly nonostante ostenti l’aspetto di una bambolina grazie ai ritocchi di chirurgia estetico prestatole dalla simpatica attrice francese che l’interpreta, attraversa giorni di grande nervosismo. Ma oltre al marito di Ysis lavorano per Lilly anche Sophie ed Ines.
Sophie e Ines

Ines

Sophie

Le due in prima analisi sembrano l’una l’antitesi dell’altra. La rossa Sophie, pratica lo sport di spettegolare con malevolenza sui fatti altrui, Ines resa maldestra e goffa da una forte miopia si presenta invece come una signora ingenua e bonaria. Ines ha un marito che la tradisce e come accade nelle commedie, lei è l’unica a non saperlo. Finché non si cura la miopia sia fisica che metaforica ed allora  mostrerà di possedere un carattere aggressivo ed esplosivo con grandi effetti comici . Di Sophie invece scopriremo che nasconde un segreto malessere che verrà svelato ed accolto con la solidarietà di tutte le altre. Sì, perchè questa è una storia di gruppo.

Agathe

Agathe

Jo

Jo

Jo, la vicina di casa di Sophie è “l’amante” nel triangolo che forma con Ines e coniuge. Lei di professione fa la psicologa e come tale sa perfettamente da cosa è regolata la sua libido fortemente oscillante ma regolarmente ciclica: cresce fino all’ossessione prima dell’ovulazione, decresce fino alla repulsione dell’altro sesso nella seconda metà del ciclo. Capirete quanto sia burrascoso il rapporto che Jo, (interpretato dalla stessa regista del film)  ha con gli uomini. Jo ha anche un’amica più giovane di lei: Agathe,  a cui elargisce/impone consigli sulle tattiche amorose da adottare. Agathe fa l’avvocato, è molto carina ma anche molto emotiva e viene presa da di terribili attacchi gastro-intestinali quando si approccia ad un uomo che le piace.  Agathe difende la madre di Adeline in un processo per omicidio.

Adeline

Adeline

Rose

Adeline è inevitabilmente una ragazza molto tormentata a causa dei problemi familiari, ma come se ciò non bastasse lavora, ancora in prova, come segretaria di Rose, una donna manager di pessimo carattere. Rose la tiranneggia in maniera assurda ma si rende anche conto di essere una donna insopportabile e in una fase di analisi della sua vita si scopre sola senza affetti. Dalle due solitudini Adeline-Rose non può che nascere una amicizia confortante. Avrete già capito quale è la morale di questa commedia.

Fanny

Fanny

Sam

Sam

C’è poi una stravagante autista di autobus di linea  che è Fanny, che fa pensare alle figure comiche nei film di Almadovar per come risulta simpaticamente sopra le righe. Fanny è strana, la vediamo a colazione in silenzio col marito, donna dinoccolata e piena di tic, poi un colpo in testa in un fortuito incidente in cui viene soccorsa da Adeline la libera dai tic e non solo, anche da qualunque freno inibitorio! La comicità surreale ha quindi il sopravvento e questo simpatico personaggio entra a far parte di questo variopinto gruppo di soggetti femminili per certi versi come punto di riferimento.   Del gruppo fa parte anche Sam, sorella di Lilly, ginecologa  ipocondriaca e ansiogena. Ed anche per questo personaggio vale il paradigma della storia, qualunque accidente ci migliora ed anche Sam, senza rivelarvi troppo, non potrà che migliorare.

Marie

Marie

Infine c’è Marie la baby-sitter di Ysis. Marie è una donna tanto bella quanto spregiudicata ed ha un effetto dirompente su  Ysis che grazie a lei scoprirà aspetti di sé stessa fino ad allora sconosciuti, che potrebbero risultare devastanti oppure taumaturgici. Ma oramai avete già capito quale sarà la svolta che imboccherà la storia a questo bivio.
Ovviamente parlo di un film, cioè di “11 donne a Parigi”, versione italiana del film francese “Sous les jupes des filles”. Sì, in questo blog si continua a parlare di cinema. Che volete? Un periodo che storie non mi vengono, non ho vita da raccontare,  così, tanto vale chiudersi al caldo di una sala al buio, farsi raccontare le storie colorate di altri e poi magari riportarvene le impressioni. Passerà l’inverno, ora torniamo alle 11. Avrete capito che le 11 storie che si fondano in un’unica grande storia corale sono piuttosto banali prese singolarmente. Allora mi chiedo: perché funziona? Sì, ho letto delle recensioni ingenerose a mio parere, perché invece il film funziona. Funziona perché tutto è narrato con grande leggerezza e non superficialità. Perché gli undici personaggi/interpreti sono perfettamente bilanciati, nessuna delle attrici si cimenta in una scena madre e sebbene ci siano nel gruppo anche attrici non esordienti tutte recitano senza prevalicarsi l’un l’altra in un coro di voci diverse ben armonizzato. Funziona perchè la commedia vuol rimanere leggera per scelta non perché non avrebbe spunti per approfondire i temi trattati. Diverte la comicità al femminile, tutta basata banalmente sul sesso ma in versione di cameratismo femminile molto auto-ironico, diverte che l’unico nudo integrale sia maschile e sia utilizzato in modalità comica, diverte che la favola sia raccontata con il sorriso e non con la risata 11-donne-a-parigi_cinema-3797fragorosa, con dei tempi comici ben sincronizzati, diverte il finale alla Dam de fer. In definitiva, una coppa di macedonia alla frutta, dalla banana morbida, al kiwi acidulo passando per la dolcezza della pesca, senza che un gusto prevalga sugli altri.

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21 risposte a L’unione fa la forza

  1. Pendolante ha detto:

    Mi sono fermata a metà colta da una crisi isterica. Clicè, ma ciò non toglie che sia divertente

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  2. sherazade ha detto:

    “Sous les jupes des filles” ( sotto le gonne delle ragazze) è
    un film che nn modifica nonostante la tua delicata recensione il mio NI.
    Fa l’occhiolino e neppure troppo invisibile a Sex and the City e purtroppo esco adesso dalle solite battute di sesso un po’ patetiche di Luciana detta Lucianina Littizzetto..
    Non ci siamo x i miei gusti nonostante la tua chiusa così accattivante!
    Per favore non me ne volere diciamo semplicemente che non è il mio genere il tuo richiamo alla grande Almodovar è un ulteriore deterrente al film 11 donne a Parigi.

    Sheraumilmenteshera

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    • rodixidor ha detto:

      Questa si chiama una stroncatura, sia del film che della mia recensione. Che replicare ? Ce ne avrei da replicare perchè ad esempio, anche se il tema è lo stesso non ci ho trovato niente delle antipatiche signore newyorkesi di Sex and City. Hai ragione che non c’è niente di Almadovar solo che quando si vuole spiegare una caratterizzazione comica femminile inevitabilmente si pensa a Donne sull’orlo di una crisi di nervi. Non posso nemmeno continuare il contraddittorio con te perché hai la sensibilità e appartieni al genere giusto per giudicare la comicità femminile meglio di me. Che dire? Mi fa piacere che finalmente ho scritto di un film che qualcun altro ha visto, i pareri diversi sono sempre arricchenti . Grazie. Buona giornata 🙂

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  3. newwhitebear ha detto:

    Cominciato a leggere pensavo a un racconto ma poi ho capito che era la recensione di un film. Bella, delicata, divertente ma sono allergico ai film. Quindi rimane la mia stima per come hai affrontato e descritto la storia del film.

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  4. Julian Vlad ha detto:

    La chiosa fruttata è deliziosa e induce a correre in sala 🙂
    Chissà, magari nel weekend, se non riesco a trovare un pertugio per il nuovo Star Wars potrei ripiegare sulle 11 ragazze francesi, che come analogia con una squadra di calcio ci sta pure bene (accostamento che in apparenza non c’entra nulla, ma si sposa con il resto del mio programma per il suddetto weekend). Buona giornata!

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  5. massimolegnani ha detto:

    nonostante la tua appassionata recensione mi sembra una commediola di gruppo un po’ scontata.
    ciao rodix,
    ml

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  6. Alessandra Bianchi ha detto:

    In attesa di un nuovo racconto, ecco un’altra bellissima recensione. Film che sicuramente vedrò.
    Buon Natale, caro 🙂

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  7. sherazade ha detto:

    Il tuo post. Nn è affatto orrrendo. …il film x me nn vale il tuo entusiasmo 😊
    Tutto bene e come stai questo è molto interessante recensire.
    Sherapresto🌷🌹🌹🍀

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