Al trucco

TruccoFuori piove a dirotto, una vera tempesta, gli scrosci d’acqua sono intervallati da boati di tuono che seguono il bagliore blu del fulmine che scarica la sua potenza. La natura è rabbiosa stasera, sembra voler scaricare tutta la sua energia per ferire,  penso a notti simili da bambina rincantucciata sotto le coperte coccolata dalla paura.
– Quanti sono in sala? –
– Pochi – risponde Gianni – Molti però, considerando la serata. –
Lo spettacolo comincia qui, in sala trucco. L’ho sempre pensato, la rappresentazione non inizia quando poggio i piedi nudi sulle assi del palcoscenico ma qui, quando mi siedo in questa vecchia poltrona di fronte allo specchio in sala trucco e tu inizi a disegnare la mia faccia. Non ci parliamo, io non potrei perché disturberei il tuo lavoro, tu procedi silenziosa, forse perché rispettosa della “prima donna” o forse più semplicemente perché non avremmo niente da dirci, tu ragazzina in jeans, io vecchia signora di teatro. Forse ti disgusta la mia faccia non più liscia, oppure peggio mi commiseri. Stringo le labbra indispettita da questo pensiero malato, tu ti fermi, le tue dita si allontanano dalla mia faccia e restano a mezz’aria illuminate dalla lampada puntata sulla mia faccia, una regge il pennellino del rimmel, l’altra rimane semichiusa in quel gesto delicato con cui mi tenevi l’occhio. I nostri sguardi si incontrano un attimo nello specchio, hai degli occhi tondi, nocciola, da cerbiatto. Respiro e mi rilasso, tu riprendi il tuo lavoro. Ora sono come ipnotizzata dalle tue dita, le muovi puntuali, misurate ma energiche come ballerine di danza classica che danzano sulla mia faccia, hai unghie corte e ben curate, polpastrelli lisci e forti, danzano sulle punte le tue dita. Mi tieni distesa la palpebra chiusa  con l’indice ed il pollice mentre con un tocco appena percettibile il pennellino la colora di indaco, mi sembra di vederti nel controluce del faro puntato su di me oltre il sipario sottile della palpebra, sento il fruscio della tua camicetta mentre ti muovi attorno alla poltrona per spostarti all’altro occhio. Odori lievemente di un deodorante alla pesca, potresti essere tu. Si, potresti essere tu il giovane amore di Gianni, potrebbero essere le tue dita puntuali a passare dal disegno della mia faccia ad accarezzare la sua in una danza diversa ma altrettanto armoniosa. E potrebbe essere questo odore alla pesca quello che sente quando le tue mani gli tengono la testa, le tue labbra fresche si avvicinano alle sue. Non apro gli occhi, la mia faccia è ferma e rilassata, questo pensiero mi avvolge, malevolo ma rassicurante, come le notti di tempesta da bambina. Rimango così, protetta dalla cura delle tue dita. Poi una lacrima mi nasce fra le palpebre socchiuse proprio dove le tue dita passano l’ultimo ritocco. Prendi un fazzolettino di carta dal tavolino, con la punta tergi la mia lacrima premendoci sopra delicatamente in silenzio china su di me, la racchiudi in un pugno nel fazzoletto , la lasci scivolare nel cestino e ti rialzi, mi porgi la mano destra, mi aiuti ad alzarmi, hai finito. Siamo di fronte, ora le tue mani a riposo lungo i fianchi, ci guardiamo negli occhi senza sorridere, sei bella e minuta con i  capelli castani raccolti in una coda di cavallo. Ora ci scambiamo un sorriso di commiato. Lo spettacolo può avere inizio.

Nota: l’esperimento di scrittura nasce dall’ispirazione tratta dalla foto dell’amica Antonella Sessolo, fotografa matta, come a lei piace definirsi.

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55 risposte a Al trucco

  1. AntonellaSessolo ha detto:

    E avevi paura di deludermi.. Bellissimaaaaaaaa e bravissimooooo

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  2. AntonellaSessolo ha detto:

    Ebbene si sono una fotografa matta.. Grandee bellissimoooo

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  3. sherazade ha detto:

    Mi piace moltissimo questa tua descrizione delle dita, dei polpastrelli che danzano…mi ci sono ritrovata in un rewind quotidiano, anche di qualche minuto fa, mentre passavo la crema sul viso !
    Sheradessonntuonane’diluviamastsnotte 😱😱😱

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  4. lamelasbacata ha detto:

    Lo trovo bellissimo, sensuale e sensoriale. Una danza tattile 🙂

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  5. lucilontane ha detto:

    Lo spettacolo era iniziato nei loro scambi di sguardi… mi ha fatto sentire triste lo sai? Sto invecchiando. Lo so 😊

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  6. tramedipensieri ha detto:

    “Lo spettacolo comincia qui, in sala trucco.” Ecco questa frase mi ha fatto riflettere non poco.
    Tempo fa a causa di una congiuntivite sono dovuta uscire senza trucco, dovevo per forza andare a lavoro… Mi sono sentita nuda. Non che truccata sia uno spettacolo però ecco, mi protegge e forse la “rappresentazione” del giorno per me inizia dal quel gesto.

    Complimenti Rod, sei bravo bravissimo e ogni volta mi sorprendi.
    ciao
    .marta

    PS Le fotografie di Antonella sono splendide, il b\n elegante e sensuale, certi scatti credo che li “ruberò”.

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  7. alessialia ha detto:

    ma che bella… sensuale, attraenta… a volte sembra un po’ malinconica… mi ci sono persa!

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  8. AntonellaSessolo ha detto:

    Io sto piangendo .. e ringrazio Rodixidor per aver aprezzato i miei scatti matti . Grazie a tutti i vostri commenti mi fanno stra piacere e mi hanno dato una carica speciale… Invio un mega super abbraccio a tutti .. OHH sto piangendooo e non riesco a fermarmi

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  9. newwhitebear ha detto:

    come esperimento mi pare ben riuscito. Incisivo nell’esposizione, in un italiano impeccabile.
    Veramente pregevole.

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  10. Lady Nadia ha detto:

    Ohhhh. Davvero un colpo basso. Pensavo minuziosamente scritta da una donna. Complimenti, davvero. Vedo che i fiori son sbocciati, a volte basta un piccolo semino, della pioggia fine e tanto sole.
    Ciao. Splendido. Rileggo persino.

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  11. AntonellaSessolo ha detto:

    Che gioia, con uno scatto ho scatenato uno scrittore fantastico che ha scatenato i suoi lettori, io direi che come prova è ben riuscita.

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  12. Julian Vlad ha detto:

    Un “dietro le quinte” originale, con passaggi deliziosi. Se esperimento voleva essere, a parer mio è riuscito assai bene 🙂

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  13. sherazade ha detto:

    Eccoti la mia luna in regalo

    sheraguardavallaluna

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  14. moni ha detto:

    ..la gestualità, un’armonia di pelle, di sensazione, di piacere, di ascolto..
    beh ovviamente mi piace..

    assai..

    m.

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  15. massimolegnani ha detto:

    Intanto complimenti per aver indossato la gonna con eleganza. E poi mi e’ piaciuto questo dietro le quinte, la lenta preparazione al trucco, i silenzi, il sospetto.
    ml

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  16. Alessandra Bianchi ha detto:

    E’ scritto da Dio!
    Vedo tu donna e io uomo 🙂
    Scherzi a parte, secondo me è un brano eccezionale con descrizioni di grandissima sensibilità.
    I miei complimenti.

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  17. EnzoRasi ha detto:

    Io invece non mi aspettavo quel tipo di commento da me. E’ nello spam. Hai ragione c’è altro oltre i blog ma vale anche per te.

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  18. gialloesse ha detto:

    Un brano bellissimo, intenso ed emozionante. Scrittura molto “professionale”.

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  19. alessialia ha detto:

    Ero venuta a vedere se avevi pubblicato… no! Un saluto!

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  20. wwayne ha detto:

    Ciao! Ma non lo aggiorni più il tuo blog?

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